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All’inizio del mio percorso professionale non mi facevo pagare affatto, o comunque molto poco. Avevo paura! E se non gli piacesse? E se pensassero che è troppo costoso? E se volessero solo foto gratis perché “in fondo tutti ormai sanno fare foto”? Ora che ho più esperienza, so che farsi retribuire non solo è giusto, ma è anche necessario per continuare a fare ciò che amo e guadagnarmi da vivere.
Può capitare spesso di imbattersi in aziende che essendo affermate e con molti contatti propongono di ripagare il lavoro svolto in visibilità. Ma no, la visibilità non è un compenso. Per quanto amiamo vedere il nostro lavoro fare i suoi primi passo nel mondo – e lo amiamo davvero – abbiamo delle bollette da pagare. I lavori creativi non sono hobby, sono professioni e dovrebbero essere trattati come tali sia dai datori di lavoro sia dai colleghi. Dobbiamo far sentire la nostra voce.
Può essere difficile accettare il fatto che la creatività personale sia una vera e propria abilità, eppure è proprio così, e non solo: può essere misurata e migliorata attraverso l’allenamento, la pratica e l’esperienza. É vero alcuni di noi magari sono delle persone “artistiche”, e sono dotate di un talento naturale ma che tua sia uno scrittore, un fotografo o un content creator devi accettare che ci sono abilità specifiche, necessarie per esprimere idee creative, che si apprendono con lo studio, l’esercizio e l’aggiornamento. La tua capacità di comunicare queste idee in modo efficace può dipendere dal saper usare un linguaggio specifico, dal saper far funzionare insieme diversi mezzi di comunicazione, dall’avere accesso a strumenti o software particolari, dalla conoscenza del mercato, dalla conoscenza di opere passate di autori/artisti simili per stile o argomento al tuo, dalla conoscenza di quali tipi di pubblico potrebbero apprezzare il tuo materiale (o meno), ecc.
Tutte queste competenze e conoscenze, che si acquisiscono con la costanza in anni di professione, hanno un valore che deve essere riconosciuto. Non accontentatevi di niente di meno di ciò che è giusto.
Non esiste un’equazione universale per decidere quanto valore produce il tuo lavoro e quale compenso meriti per tale contributo. Se parliamo di creatività però, non contano solo le ore di lavoro ma più che altro il valore prodotto e la qualità raggiunta. Un buon barometro della produzione di un creativo non è solo il fatto che il suo lavoro sia visto o meno da un vasto pubblico ma la sua capacità di entrare in contatto con il pubblico a livello emotivo attraverso le sue creazioni.
La verità è che molte aziende considerano la creatività una spesa piuttosto che un investimento. La logica è la seguente: dato che non si può dare un prezzo alle buone idee, ti paghiamo quanto basta: “Di persone che lo sanno fare è pieno il mondo, mal che vada lo chiederemo a un altro”. Beh a queste aziende così lungimiranti vorrei solo dire “If you pay peanuts, you get monkeys“.
Eppure viviamo in un’epoca in cui le aziende cercano modi per distinguersi dalla concorrenza e per coinvolgere i clienti online. Le idee e i contenuti creativi sono tra le risorse più preziose, ma troppo spesso questi sforzi non vengono ricompensati. Non lasciate che i brand vi ingannino facendovi credere che vi fanno un favore quando vi chiedono di usare le vostre immagini. Molti non conoscono il valore comunicativo delle proprie immagini eppure siete dei professionisti e il vostro lavoro è prezioso! Dovete essere ricompensati per questo.
La visibilità non può sostituire un compenso, per quanto irrisorio possa essere è un passaggio fondamentale. Non si tratta solo di ottenere un riconoscimento, ma anche di essere apprezzati e ricompensati di conseguenza.
Quando lavori gratuitamente, non svaluti solo il tuo lavoro, ma anche quello di tutti gli altri professionisti come te. Se le persone si imbattono in un fotografo che lavora gratis o con compensi molto bassi, pensano che sia giusto chiedere lo stesso anche ad altri. Chiedere di essere pagati non è maleducato né da persone avide, è da professionisti che per portare a termine il lavoro investiranno tempo, creatività e spesso anche denaro in strumentazione e aggiornamento professionale specifico.
Un settore in cui i prezzi siano più o meno omogenei e in cui tutti si facciano pagare costringe i clienti a privilegiare il valore rispetto al costo. E ciò cambia tutte le regole di ingaggio. Questo è un aspetto che ho imparato da uno degli ultimi progetti a cui ho lavorato: a fronte di una proposta economica ragionevole il cliente sapeva che insieme ai miei collaboratori avremmo fornito immagini di alta qualità e così è andata. É stato motivante vedere il valore concettuale che ha attribuito al nostro servizio, avrebbe potuto facilmente trovare qualcun altro disposto a farlo per molto meno o addirittura gratis ma sapeva che il nostro lavoro avrebbe aggiunto valore al di là della semplice azione del “fare delle belle foto”: avrebbe aiutato a promuovere il brand con immagini convincenti, rafforzando tutte le altre strategie di comunicazione.
La creatività è una delle abilità più importanti che si possano sviluppare. Che si tratti di creare un sito web, di scrivere un libro o realizzare un video, la creatività permette di sperimentare cose nuove che spesso sono la chiave per fare progressi e ottenere risultati inaspettati. Non smettere mai di studiare, mettiti alla prova e lavora sempre al massimo delle tue possibilità ma pretendi un adeguato compenso per ciò che realizzi. É giusto che sia così. Non lasciare che nessuno ti convinca del contrario.
“Amo i cani e la montagna, odio la cannella, ma per il resto sono piuttosto normale.”