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Un “creator” è un professionista che si occupa della creazione di contenuti testuali, audio o visivi originali, da diffondere principalmente online, per aziende o brand. Attraverso una strategia efficace di storytelling il suo compito è quello di realizzare un particolare contenuto (o una serie di contenuti) per attrarre e coinvolgere il più possibile l’attenzione di un pubblico: potrebbe trattarsi della community dei canali digitali del committente che lo incarica, oppure potrebbero essere i suoi stessi followers, qualora avesse un seguito significativo.
Le aziende sono sempre più affamate di queste figure, come dimostra la nascita dei creator marketplace di Tik Tok e Instagram; ogni marchio, infatti, ha bisogno di raccontare la propria storia ma spesso fatica ad assorbire internamente i costi di queste produzioni o a calarsi nei linguaggi visivi più recenti e quindi, in molti casi, preferisce rivolgersi a un professionista specializzato.
Nonostante per alcuni aspetti siano assimilabili, e lavorino spesso in continuità tra loro, si tratta di professioni diverse per questo è importante capire la differenza tra un creatore di contenuti e un social media manager.
Il Content Creator viene in genere coordinato da un Content Manager e crea appunto contenuti nuovi e originali in linea con il “tone of voice” di un marchio e nel rispetto delle sue direttive specifiche. A volte un’azienda lascia più libertà stilistica, a volte è più restrittiva, a volte Content Manager e Creator coincidono, a volte no. Tutto questo varia caso per caso.
Ma allora è un fotografo? Un videomaker? Né sì né ne no, come vedremo tra poco deve saper fare molte cose ma il suo punto di forza distintivo sono la creatività, la capacità di raccontare una storia e l’abilità di entrare in empatia con un pubblico.
Viceversa il compito del Social Media Manager è quello di gestire i profili social di un’azienda (pubblicando i contenuti, rispondendo agli utenti e così via) e in alcuni casi di progettarne anche la strategia e la linea editoriale. Anche se, a voler essere molto pignoli, questi due aspetti sarebbero più di competenza del Social Media Strategist… già, quello delle professioni digitali è sicuramente un universo più complesso di quanto si pensi.
Come vedi quindi stiamo parlando di compiti e mansioni differenti tra loro ma nonostante ciò un errore sempre più comune è quello di aspettarsi che un social media manager sia necessariamente anche un creator, non è così o quantomeno non va dato per scontato.
Per portare avanti la narrazione un Content Creator può dover fare ricorso a media differenti: potrebbe infatti essere chiamato a utilizzare tecniche di fotografia e videomaking, oppure ad avere competenze di copywriting e graphic design e così via. In ogni caso, ancora più importante, dovrà sempre combinarli sapientemente con strategie di marketing digitale se vuole riuscire nell’intento di coinvolgere una community e farla interessare ad un brand. Per questo non gli vengono richiesti solo competenze tecniche e un notevole senso estetico ma anche la capacità di restare sempre aggiornato sui trend comunicativi che ormai, soprattutto sui social media, evolvono in maniera costante e repentina.
In maniera speculare alla trasversalità delle sue competenze un Content Creator esprimerà sicuramente il meglio di sé si concentra nel comunicare qualcosa che conosce molto bene. Ovviamente questo non vale per tutti, tuttavia a molti viene spontaneo dedicarsi principalmente ad aziende o progetti di settori affini tra loro all’interno dei quali i linguaggi e i gusti del pubblico bene o male si assomigliano. Ecco perché un creator specializzato in viaggi e nella promozione di destinazioni turistiche potrebbe avere qualche difficoltà nel raccontare un prodotto di bellezza, e viceversa.
Il Content Creator è sicuramente una professione che sta crescendo rapidamente – complice anche la confusione che ho appena descritto – ma non è nuova, si è evoluta da figure professionali precedenti così come nel tempo si è evoluto anche l’uso delle piattaforme social da parte delle persone. Anche se sono certo che la sovrapposizione con il social media manager o l’influencer si rafforzerà sempre di più (perché per le aziende rappresenta un risparmio economico) in questo articolo ho provato a fare comunque un po’ di chiarezza e a “mettere le cose in ordine”.
Se pensate che sia qualcosa che vi piacerebbe fare, allora è il momento di iniziare a imparare come si fa.
“Amo i cani e la montagna, odio la cannella, ma per il resto sono piuttosto normale.”